27/01/2021 | Contrattazione
Consideriamo positivo l’incontro odierno convocato dal Ministero del Lavoro con le Parti Sociali sullo smart working, tema rivelatosi di estrema importanza in questi mesi, per tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori durante la fase di emergenza sanitaria, garantendo la continuità lavorativa.
Crediamo che, una volta usciti dal periodo di emergenza, sia necessario rafforzare il ruolo della Contrattazione Collettiva in materia, anche attraverso la sottoscrizione di un Accordo Interconfederale, che possa delineare le linea guida a cui dovranno fare riferimento, sia il Contratto Nazionale, sia la contrattazione di secondo livello.
Non riteniamo, in questa fase, necessaria una modifica legislativa, ma crediamo, appunto, che debba essere la stessa Contrattazione la fonte primaria per la definizione dei diritti e tutele per le lavoratrici e i lavoratori che operano attraverso questa modalità di lavoro.
Nello specifico è necessario individuare percorsi e soluzioni innovative, in grado di garantire una flessibilità oraria ben definita in cui si inseriscono fasce di reperibilità precise, al di fuori delle quali il/la lavoratore/trice possa dichiararsi non disponibile senza incorrere in sanzioni disciplinari, con turnazioni e alternanza di giornate lavorate in presenza e da remoto, il diritto alla disconnessione, nonchè ad una adeguata formazione, al fine di non penalizzare lo sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori. E ancora, allo stesso modo, devono essere tutelati i diritti alla salute e alla sicurezza sul lavoro, quelli sindacali, e soprattutto quelli “relazionali”. In particolare, non possiamo permettere che lo smart working diventi una nuova forma di smaterializzazione dei luoghi di lavoro, con conseguenti processi di isolamento e solitudine, nonché uno strumento di discriminazione del lavoro delle donne.
La sfida che ci attende è di creare un sistema inclusivo, dove chi lavora da remoto si possa sentire, da un lato, tutelato come i suoi colleghi, dall’altro sempre parte di una comunità aziendale.
Il Ministro Orlando ha colto le richieste delle Parti, sia concedendo un’ulteriore proroga allo smart working semplificato, in assenza di accordo individuale, a causa della pandemia ancora in corso, sia confermando la disponibilità ad aprire un confronto presso il Suo Ministero, finalizzato a definire un Accordo Quadro a sostegno della contrattazione.