Il personale tecnico amministrativo dell’università scende in piazza a Roma per il rinnovo del contratto e per destinare le risorse già stanziate nella precedente Legge di Bilancio, che ammontano a 50 milioni, all’aumento degli stipendi. “Il contratto nazionale è in un momento critico e abbiamo bisogno che 50 milioni già stanziati dal precedente governo siano inseriti negli stipendi”, spiega il segretario generale UIL RUA Attilio Bombardieri dopo l’incontro al Ministero dell’Università e della Ricerca.
“Le risposte che abbiamo avuto non sono soddisfacenti. Abbiamo però notato una certa apertura per una soluzione anche provvisoria, anche per i policlinici universitari che per noi sono un momento fondamentale perché fanno parte del sistema universitario di ricerca, didattica e assistenza. Abbiamo trovato un’apertura anche per i collaboratori esperti linguistici su cui c’è una partita che va avanti da oltre un ventennio. L’intervento del ministro deve essere importante e concreto” “Ci preoccupa il fatto che pur essendoci i 50 milioni non c’è un’attribuzione specifica.
Inserire una forma economica maggioritaria significa valorizzare il lavoro universitario. Sono troppi anni che restiamo al palo”, dice Maria Rosaria Cuocolo, segretaria regionale UIL RUA Campania.
RASSEGNA STAMPA
Università: a Roma la mobilitazione del personale tecnico amministrativo
Roma, 20 apr. (LaPresse) - Il personale tecnico amministrativo dell'università scende in piazza per il rinnovo del contratto e per destinare le risorse gia stanziate nella precedente Legge di Bilancio, che ammontano a 50 milioni, all'aumento degli stipendi.
"Siamo qua perché il rinnovo del contratto nazionale è in un momento critico, mentre ci sono 50 milioni, già stanziati dal precedente governo, che chiediamo vengano inseriti sugli stipendi del personale tecnico amministrativo dell'università, che ha gli stipendi più bassi in Italia e in Europa - spiega Attilio Bombardieri, segretario generale Uil Rua - Il ministro Bernini ha fatto 37 aperture di anni accademici e un incontro con le sigle sindacali. Questo è del tutto inaccettabile". Alla mobilitazione, davanti alla sede del Ministero dell'Università e della Ricerca, a Roma, partecipano oltre alla Uil Rua, anche Cgil Flc, Cisl Fsur, Snals e Gilda.