Ieri, 26 ottobre, si è tenuta la seconda (la prima era datata 29 settembre 2017) riunione di contrattazione decentrata di Ateneo, apertasi, anche questa volta, con la formalizzazione epistolare, da parte della CISL, CISAL, SNALS, USB, oggi assenti al tavolo della convocazione, della secca richiesta di tavoli separati dalla UIL.
La Parte Pubblica, nel prendere atto della mancanza del numero legale, ha nuovamente ribadito la propria ferma ed indeflettibile volontà a rigettare tale richiesta ed ha nuovamente espresso una serie di motivazioni a sostegno della appropriatezza tecnica nonchè della opportunità politica del tavolo unico. La CGIL ha nuovamente preso le distanze dalla richiesta delle altre OO.SS.ed ha ribadito la gravità del danno che tale comportamento farà gravare su tutti i lavoratori.

Noi come UILRUA, preso nuovamente atto della richiesta, che, per la sua inconsistenza di motivazione, può risultare utile solo ad un irrigidimento delle relazioni intersindacali, valutata positivamente la posizione assunta dalla Parte Pubblica, nel riservarci ogni azione atta a tutelare e garantire la nostra agibilità sindacale, abbiamo sottolineato che è nostro preciso intendimento procedere, ad ampio spettro, per consentire la minore penalizzazione possibile dei lavoratori del nostro Ateneo, sia in termini di tempi che in relazione al contenuto del dettame contrattuale di secondo livello.
Come UILRUA abbiamo chiaro che il comportamento assunto dalla CISL, dalla CISAL, dallo SNALS, dalla USB ha come reale obiettivo quello di rendere irrealizzabile, per mancanza di tempi tecnici adeguati, l’applicazione dell’istituto contrattuale delle Progressioni Economiche Orizzontali, che nella volontà del legislatore, condivisa nella sottoscrizione del CCNL anche dalle rappresentanze nazionali delle suddette OO.SS., ha cadenza annuale, è posta in essere sulla base della compatibilità finanziaria e sulla base dei criteri generali previsti nell’ambito del vigente art.82 del CCNL comparto università e non rappresenta un surrogato periferico alla paga base, bensì una valorizzazione della professionalità espressa dal singolo lavoratore, che deve essere valutato non per “appartenenza” ma per competenza.

Certo, sarebbe stato meno opaco il percorso di partecipazione se il nostro Ateneo avesse, così come da noi UILRUA da cinque contrattazioni decentrate richiesto con forza ed argomentazione, attivato un programmatico percorso formativo erga omnes, rivolto a tutto il personale.
Ancora, segnatamente al contratto integrativo decentrato, abbiamo ribadito la nostra condivisione, in larga parte, dell’impianto sottopostoci dalla Parte Pubblica (sempre in considerazione del fatto che la tarda certificazione dei fondi ha ampiamente dilatato i tempi del confronto impedendoci, in tal modo, di procedere alla richiesta di riorganizzazione dall’apparato amministrativo latu sensu, dalla UILRUA avanzata per più contrattazioni decentrate) ed abbiamo accolto con favore la proposta della Parte Pubblica di rappresentare eventuali modiche ed integrazioni al testo sottopostoci, attesa la nostra volontà di apportare alcuni correttivi tesi a migliorare sia le modalità applicative che quelle di valorizzazione degli istituti contrattuali di secondo livello propostici.
Al termine dell’incontro, la Parte Pubblica, la UILRUA, la FLC CGIL e le RSU presenti hanno sottoscritto il verbale di chiusura, aggiornandosi ad altra data.
Seguiranno, in tempo reale, gli ulteriori aggiornamenti.

La Segretaria Generale di Ateneo UILRUA Unicampania
Maria Rosaria Cuocolo

 

 

 

 

 

 

 

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