Un’iniziativa decisa dai tre Segretari generali, PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini per rispondere, unitariamente, all’assalto al Sindacato di Corso Italia e all’attacco a tutto il Sindacato confederale, ma anche per rivendicare occupazione, riforme, sviluppo.
“È una grande manifestazione democratica, unitaria - ha detto dal palco il leader della Uil - per dire no al fascismo e a qualsiasi estremismo e sì a un Paese unito: in questa piazza c’è la nuova resistenza. Una piazza che chiede di essere ascoltata anche perché nel Paese c’è un disagio sociale che non è più accettabile e le diseguaglianze aumentano dal Nord al Sud, con oltre 1 milione di poveri in più da inizio pandemia e 5 milioni di poveri assoluti: è questa la vera emergenza.
Noi - ha proseguito Bombardieri - diciamo che il profitto non può prevalere su tutto: non possiamo esserne succubi. E alla sostenibilità economica va affiancata la sostenibilità sociale. Serve una riforma sociale, serve lavoro stabile, servono investimenti - ha concluso Bombardieri - rispettando le persone, la qualità della vita, la sicurezza”.